IL NUOVO RUOLO DI LULI KUCOVA: «LA PROMOZIONE È UNA CATEGORIA MOLTO PARTICOLARE E INSIDIOSA. A VINCERE NON È QUASI MAI LA SQUADRA PIÙ FORTE, MA QUELLA CHE SBAGLIA MENO»

Tra le «new-entry» dello staff tecnico del Monselice c’è anche Luli Kucova, l’indomito guerriero della fascia sinistra che è stato tra i maggiori protagonisti della splendida cavalcata che ha riportato la squadra in Promozione.
È proprio l’ex terzino sinistro di Maserà e Ponte San Nicolò, classe 1982, a descrivere il tipo di ruolo che andrà a ricoprire nello staff biancorosso.
«Per questioni familiari e di lavoro, non riuscivo più a garantire una mia presenza assidua e regolare negli allenamenti – spiega il diretto interessato – Al Monselice, e alla grande famiglia che ho trovato qui, tengo tantissimo e così ho esposto la mia situazione. Il mister, senza pensarci su due volte, mi ha subito chiesto se mi sarebbe piaciuto restare per dare una mano sotto un’altra veste, magari trovando un accordo sulle date in base alla mia disponibilità. La cosa mi ha fatto un immenso piacere, anche perché con Luca vado molto d’accordo sul piano tecnico e siamo praticamente sempre sulla stessa lunghezza d’onda. Colgo l’occasione per ringraziarlo pubblicamente, è stato lui l’artefice di tutto questo».
Di cosa ti occuperai, nello specifico?
«In linea di massima, svolgerò le mansioni che nella scorsa stagione aveva Simone Terranegra. Lui seguiva in prima persona i giocatori che recuperavano da un infortunio, tramite un piano prestabilito dal preparatore atletico, e monitorava il lavoro che facevano a parte. Inoltre prima dell’allenamento curava il pre-riscaldamento dei ragazzi che in partita non avevano giocato e alla domenica gestiva chi era in fase di recupero e chi andava in tribuna, facendo eseguire loro la parte atletica prima del fischio d’inizio».
Luli prosegue la sua disamina con altre importanti riflessioni.
«Io uno staff tecnico come il nostro non l’ho mai visto, nemmeno in categorie superiori. Il Monselice è una società incredibilmente organizzata e ha tutte le carte in regola per fare bene anche in Promozione. È difficile, tuttavia, fare previsioni: veniamo da una sosta lunghissima, in cui i ragazzi non si sono allenati e non hanno mai giocato. Quando è così, è inevitabile perdere la confidenza con il campo e questo rappresenta una grossa incognita. Tutto dipenderà da come la squadra si presenterà al raduno: il mister ha predisposto e consegnato un programma di pre-preparazione molto ben articolato. Se la squadra arriverà al 17 agosto in condizioni ideali, e non ho dubbi in merito conoscendo la professionalità e l’attaccamento dei ragazzi alla maglia del Monselice, ci sono tutti i presupposti per andare lontano. Poi, ovviamente, non conosco i fuori quota: mi hanno parlato benissimo di molti di loro, ma nella fase iniziale a fare la differenza saranno i “vecchi”. Dovranno sbagliare pochissimo e aiutare i giovani a crescere e maturare più velocemente possibile. Obiettivi? Serviranno voglia, ritmo, cattiveria agonistica e spirito di sacrificio. Prima raggiungiamo la salvezza, meglio sarà per tutti. Poi, a traguardo centrato, vedremo dove riusciremo ad arrivare. La Promozione è una categoria molto particolare e insidiosa: a vincere non è quasi mai la squadra più forte, ma quella che sbaglia meno. Forza Monselice!».