RIPRESA, CONDIZIONE FISICA, MERCATO, CALENDARIO, OBIETTIVI: INTERVISTA A TUTTO TONDO CON MISTER LUCA SIMONATO

Penultimo fine settimana di stop forzato per il Monselice, che domenica 13 febbraio tornerà finalmente in campo per la seconda giornata di ritorno del girone C di Promozione.
Sarà una ripartenza durissima quella che attende i biancorossi, alle prese con due trasferte consecutive e ricche di storia e tradizione contro la Vigontina San Paolo e l’attuale capolista Piovese.
Facciamo il punto della situazione con mister Luca Simonato, che abbiamo coinvolto in un’ampia intervista per riaccendere i motori dopo queste lunghe settimane di astinenza calcistica.
«La squadra sta bene e si è sempre allenatale parole dell’allenatore biancorossoIn tal senso è stato determinante l’impegno della società e degli stessi giocatori, visto che tuttora stiamo facendo i tamponi prima di ogni seduta. Questo ci ha permesso di gestire bene la situazione e, soprattutto, di dare continuità al nostro lavoro. Al netto di Zompa, mio fratello e Baldon, che stanno progressivamente rientrando in gruppo, i ragazzi sono tutti a disposizione. Logicamente manca il ritmo-partita, specie sul piano mentale, perché l’ultima gara risale al 19 dicembre, ma siamo pronti a tornare nella mischia. E, sinceramente, non ne vediamo l’ora».
Come ti aspetti la ripresa del campionato?
«Una sosta così lunga ha inevitabilmente rimescolato tutte le carte. A fine andata c’erano squadre che stavano meglio e altre peggio: adesso, sia mentalmente che fisicamente, sarà tutta un’altra storia. Per come la vedo io, già il 13 febbraio ogni singolo match sarà da tripla. Le certezze di un mese e mezzo fa non ci saranno più per nessuno. E a fare la differenza, oltre alla condizione fisica, sarà proprio la tenuta nervosa».
Il Monselice non ripartirà dal derby casalingo con l’Azzurra Due Carrare, posticipato a fine campionato, ma dalle due trasferte consecutive di Vigonza e Piove di Sacco: un vantaggio o uno svantaggio?
«Diciamo che il calore del Comunale avrebbe aiutato a ritrovare, sin da subito, le sensazioni della partita. Però è altrettanto importante riprendere con due trasferte di così grande blasone, che richiamano le sfide storiche degli anni dell’Eccellenza. Resto comunque convinto che dipenderà più da noi che dagli avversari. E con la fame di calcio che c’è, non ho dubbi sul fatto che i tifosi ci seguiranno in massa sia a Vigonza che a Piove».
Il mercato ha portato in dote un acquisto importante, quello del difensore centrale Jacopo Cassandro: come procede il suo ambientamento?
«Un ragazzo umile ed educato, che si è inserito con estrema facilità in un gruppo che lo ha subito accolto bene. Un difensore molto tecnico e che ama l’impostazione: caratteristiche che si sposano bene con il nostro modo di giocare, visto che preferiamo sempre costruire e non pensare solo a “spezzare e ripartire”. Ora starà a lui calarsi nell’anima del Monselice e del tifoso biancorosso, ma non ho dubbi sul fatto che ci darà una grossa mano. Senza dimenticare che, di fatto, anche il rientro a pieno regime di Riccardo Zecchinato sarà un nuovo acquisto. Tutti ci aspettiamo tanto da lui, perché sappiamo cosa e quanto può darci per spingere la squadra ad un’ulteriore salto di qualità. L’anno scorso veniva da quasi dodici mesi di stop per un brutto infortunio alla caviglia: si stava riprendendo ed è arrivata la sospensione dei campionati per il Covid. Quest’anno ha iniziato tra mille problemi, è rientrato contro la Piovese e la domenica successiva si è subito fermato a Legnaro. A Loreo, giusto per fare un esempio, ha toccato due palloni in venti minuti e ha conquistato il rigore del pareggio: questo per dire che può trovare la giocata in qualsiasi momento».
A soffiare sulle ambizioni del Monselice ci pensano i gol del bomber Bojan Djordjevic, capocannoniere del campionato con 10 centri.
«È un attaccante con la “A” maiuscola, che vive per il gol e che proprio attraverso i gol acquista condizione ed entusiasmo. Per lui segnare è benzina vitale. Ha tutte le carte in regola per ripetersi, o addirittura fare meglio, anche al ritorno. Bojan è uno di quelli che ha sofferto tanto, sul piano fisico, il lungo stop del primo lockdown. Nelle ultime partite prima di Natale stava ritrovando quel “passo” e quella “gamba” che avevamo conosciuto al momento del suo arrivo da Castelbaldo. Da parte nostra dobbiamo solo metterlo nelle migliori condizioni possibili per segnare, perché quando fa gol trascina tutta la squadra».