MISTER SIMONATO: «QUESTO MONSELICE È UNA SQUADRA FORTE, CHE TORNA DA ROVIGO ANCORA PIÙ CONSAPEVOLE DELLE SUE QUALITÀ»

Mister Luca Simonato analizza con la consueta lucidità il beffardo 1-1 di domenica pomeriggio al «Gabrielli» di Rovigo, con il Monselice che si è visto raggiungere dalla corazzata locale al 94’ su calcio di rigore, dopo aver condotto la gara per quasi un’ora.
Un pareggio che ha lasciato inalterato il gap tra le due compagini, ancora distanti 7 punti, ma che ha ridotto il margine dei biancorossi sulla lanciatissima Solesinese, che ora soffia sul collo della capolista a sole due lunghezze.
«Il Rovigo si è confermato una squadra di grande livello, sicuramente la migliore vista fino ad oggi – afferma l’allenatore monselicense – Siamo logicamente dispiaciuti per come è arrivato il pareggio, con un rigore a tempo scaduto dopo aver avuto la possibilità di chiudere la partita in almeno un paio di occasioni. Non dobbiamo, tuttavia, scordare l’andamento dei 99 minuti giocati: in alcuni tratti è stato meglio il Rovigo, in altri noi. In classifica il Monselice ha i punti che merita e si è guadagnato sul campo il primo posto: il Rovigo che ho visto domenica, invece, non è assolutamente una compagine da soli 24 punti. Alla luce di tutto ciò, dunque, il punto lo reputo prezioso, sudato e combattuto».
Il tecnico chiude la sua disamina con altre importanti riflessioni.
«Faccio i complimenti ai ragazzi per la prestazione: questo Monselice è una squadra forte, che torna da Rovigo ancora più consapevole delle sue qualità e che da stasera si rimetterà a lavorare, con serenità, per preparare la trasferta di Cavarzere. In palio ci sono tre punti che valgono il titolo di campioni d’inverno e il nostro record di punti di fine andata in Prima Categoria. Un’eventuale vittoria ci consentirebbe di girare come minimo a +2 sulla Solesinese, che in questo momento ci segue a corta distanza. Non era certamente Rovigo la trasferta dove i tre punti erano un obbligo: dobbiamo andarceli a prendere a Cavarzere, in un altro campo difficile e contro una formazione molto ostica, dotata di giocatori offensivi che possono fare la differenza».