LUCA BAGNO: «GLI ORGANI COMPETENTI DEVONO TROVARE IL MODO PER FARCI RIPARTIRE IL PROSSIMO ANNO»

La stagione 2020/2021 andrà in archivio in modo triste e desolante, lasciando alle società solo il pallido ricordo delle pochissime gare disputate tra settembre e ottobre.
Ne parliamo con Luca Bagno, secondo di mister Luca Simonato e grande bandiera biancorossa.
«Purtroppo è un epilogo triste ma inevitabile. Mi permetto di aggiungere, senza alcuna polemica, anche l’aggettivo tardivo. Si è cercato di resistere il più possibile, tirandola per le lunghe anche in maniera eccessiva: si sapeva fin dall’inizio che lo scenario finale sarebbe stato questo. Da parte nostra, comunque, siamo stati bravissimi. La società ci ha messo a disposizione ogni cosa per garantire gli allenamenti, lasciando a tutti i ragazzi la possibilità di scegliere il da farsi in modo indipendente. La squadra, in tal senso, ha dato risposte molto positive e questo è un segnale importante, perché fa capire che anche in momenti così difficili un gruppo può sempre crescere e diventare più forte e più unito. Siamo felici e orgogliosi di far parte di una realtà che ci ha permesso di continuare a fare calcio, nonostante tutto: e di continuare a farlo con metodo, rigore e professionalità. Un doveroso grazie va quindi a Mattia, Renato, Stefano e Nunzio».
Come uscirà il mondo dilettantistico da un anno così disastroso e tribolato?
«Il calcio è passione, energia, forza ed emozione. Quello che abbiamo vissuto tra settembre e ottobre non era questo. Partendo dal presupposto che è molto più importante ciò che accade al di fuori dello sport, non bisogna dimenticare che lo sport è e resta una componente fondamentale della nostra vita. E, come tale, deve essere garantito e tutelato tanto quanto un lavoro. Gli organi competenti devono trovare il modo per farci ripartire il prossimo anno: magari con un po’ di ritardo o con un nuovo format, ma bisogna tornare a giocare. Sarà una ripresa anomala, dove i “nomi” conteranno poco: si dovrà tenere conto che i giocatori sono fermi da più di un anno e che servirà un rodaggio più lungo per ritrovare una condizione accettabile. Le poche giornate disputate ci hanno fatto capire cosa significa la Promozione: un campionato diverso e molto fisico, in cui bisogna assolutamente essere pronti, sia di gamba che di testa».