SETTORE GIOVANILE, AVANTI TUTTA. RENATO COMPARINI: «IN POCHI MESI ABBIAMO FATTO PASSI DA GIGANTE E IL FUTURO RISERVA PROSPETTIVE MOLTO INTERESSANTI»

Settore giovanile, avanti tutta. Inizio di 2020 subito a mille per il rinato vivaio del Monselice, pronto a tuffarsi nella seconda metà di stagione con grande carica e altrettanto entusiasmo.
Dopo l’intervista di due settimane fa con il responsabile tecnico Matteo Zerbetto, è il vicepresidente biancorosso Renato Comparini a tracciare il suo personale bilancio del cammino fatto fino a questo momento.
«Il settore giovanile è rinato la scorsa estate grazie al duro lavoro di tante persone. Un lavoro coordinato da Giulio e Alberto Dall’Angelo e guidato, dal punto di vista tecnico, da un responsabile preparato e competente come Matteo Zerbetto. In pochi mesi abbiamo fatto passi da gigante e il futuro riserva prospettive molto interessanti. Con la nostra attività di scouting abbiamo già raccolto tantissime richieste per il prossimo anno e contiamo di riuscire ad allestire almeno altre due o tre squadre. A Monselice la priorità è trovare una collocazione più stabile e più idonea, sia per gli allenamenti che per le partite: a tal proposito avremo presto un incontro con l’amministrazione comunale. Nel polo di Ponso abbiamo registrato, sempre grazie allo scouting, un autentico boom di adesioni: lì abbiamo finora concentrato l’attività agli impianti sportivi parrocchiali, ma a giorni annunceremo un’ulteriore convenzione con un altro campo limitrofo proprio per assecondare le numerose richieste pervenute dalle zone di Ponso, Borgo Veneto, Ospedaletto Euganeo e Megliadino San Vitale. Anche lì verranno allestite, come minimo, altre due formazioni: dal primo luglio cercheremo logicamente di accontentare tutti e ci scusiamo se non siamo riusciti ad accogliere tutte le richieste già a gennaio, visto e considerato che i vari gruppi erano già formati e al completo».
Il vicepresidente del Monselice prosegue la sua disamina con altre importanti considerazioni in vista della stagione sportiva 2020/2021.
«Indipendentemente dal campionato a cui parteciperà la prima squadra, il settore giovanile resta l’unica strada da percorrere per creare un serbatoio interno a cui poter attingere. Già in Prima Categoria il regolamento impone la presenza in campo di un “fuori quota”, e ciò significa che in rosa devi averne almeno tre o quattro: un eventuale salto in Promozione comporterebbe una formazione titolare con tre “fuori quota” e un conseguente bacino complessivo di almeno sette o otto giovani a disposizione del mister. Il nostro obiettivo per il futuro è arrivare ad averli già in casa, senza quindi ritrovarci costretti a prenderli altrove bussando alla porta di altre società più complete e attrezzate».