DOPO UN ANNO E MEZZO DI STOP, CAPITAN LOVERRO TORNA A RUGGIRE: «DAVVERO UNA GRANDE EMOZIONE. SO CHE POSSO DARE ANCORA MOLTO»

L’ultimo match prima della sospensione dei campionati ha registrato l’atteso rientro in campo di Stefano Loverro, che ad un anno e mezzo dall’ultima presenza ufficiale (Monselice-La Rocca 2-1 dell’aprile 2019) è tornato sul rettangolo verde nei minuti finali della vittoria esterna sul Dolo.
Una vera e propria liberazione per il capitano e direttore generale biancorosso, artefice numero uno della rinascita della società nell’estate del 2014, che a quasi 40 anni ha ancora l’entusiasmo e la grinta di un ragazzino.
«Questo momento lo aspettavo dalla scorsa stagione – ammette Stefano – A febbraio, dopo la quarta operazione al ginocchio, ero pronto a rientrare ma il lockdown ha rinviato tutto. Ad agosto mi sono fatto trovare piuttosto bene sul piano fisico, ma ho dovuto saltare le prime due giornate di campionato per un piccolo problema muscolare: da lì sono tornato a disposizione. Nelle partite in cui siamo in svantaggio, difficilmente c’è bisogno di far entrare un difensore: domenica, dopo il gol del 2-1, il mister mi ha detto di aumentare l’intensità del riscaldamento e poi mi ha gettato nella mischia. È stata davvero una grande emozione: sia per il fatto di essere tornato a giocare in Promozione sia perché il rientro è coinciso con una bellissima vittoria».
Che sensazioni hai provato nel rimettere piede in campo?
«Brividi e felicità. Il mister, per natura e carattere, non ha mai regalato niente a nessuno: qui non ci sono passerelle, evidentemente in quel momento mi ha ritenuto il giocatore giusto da mettere dentro. Covid permettendo, so che posso dare ancora molto: sia in campo che sul piano della mentalità, dello spirito battagliero e dei valori da trasmettere ai compagni. Ovviamente la gestione di un giocatore di quasi 40 anni, e con quattro operazioni alle spalle, richiede da parte mia la giusta intelligenza. Sono consapevole che non potrò mai fare 90 minuti per un tot di partite consecutive: dovrò farmi trovare pronto quando il mister riterrà opportuno puntare su di me. Ci tengo a ringraziare il fisioterapista Liviano Gallo, che mi tiene sempre “in bolla”, tutti i miei compagni e ovviamente Renato e Mattia, che sin dalla scorsa stagione mi hanno sempre incoraggiato e aspettato».