STEFANO LOVERRO: «RICORDIAMOCI CHE SIAMO UNA NEOPROMOSSA. IL PRIMO OBIETTIVO SI CHIAMA SALVEZZA: PRIMA LA RAGGIUNGIAMO, PRIMA CAPIREMO DOVE POTREMO ARRIVARE»

Sulla campagna di rafforzamento del Monselice è ormai calato il sipario e la testa è già proiettata al campionato che verrà.
Queste le sensazioni del capitano e direttore generale biancorosso Stefano Loverro, classe 1980, che traccia volentieri una prima disamina sulla rosa allestita e sulle prospettive della squadra.
«Per quanto concerne il mercato, posso dire che sono molto soddisfatto. Abbiamo lavorato di qualità, puntando su obiettivi mirati e condivisi con il mister e rispettando il budget che, come società, avevamo stabilito: questo grazie anche a quei giocatori che hanno fermamente voluto restare o venire a Monselice, mettendo la maglia e l’ambiente al di sopra di quelle priorità che in qualsiasi altra piazza avrebbero domandato. Da parte mia avranno certamente un profondo senso di riconoscenza. Nell’allestimento della rosa, la parte più difficile ha riguardato i fuori quota: sappiamo bene che dalla Promozione in su occupano quasi mezza rosa. In questo senso siamo contenti, perché sono arrivati giovani di qualità che hanno tanta voglia di dimostrare il loro valore. Gli altri acquisti comprendono due innesti di livello assoluto come Zecchinato e Bernardi, che ci aiuteranno non poco ad affrontare la nuova categoria, e i graditi ritorni di Bellamio e Vedovato, che hanno il Monselice nel cuore: una caratteristica che chiediamo ad ogni singolo giocatore, perché lo esige il DNA della piazza. Di giocatori bravi che vanno in campo senza sputare sangue ne ho visti parecchi, qui hanno sempre avuto vita breve. Monselice è una realtà esigente e col palato fino: si innamora più facilmente di un giocatore “modesto” ma che sputa sangue piuttosto che del fenomeno che gioca in punta di piedi».
Che tipo di stagione ti aspetti?
«Sarà un campionato difficile. Ho percepito tanto entusiasmo nei miei compagni e questo non può che far piacere. Ricordiamoci bene, però, che siamo una neopromossa. In tal senso sono perfettamente allineato con il vicepresidente Renato Comparini: il primo obiettivo si chiama salvezza. Prima la raggiungiamo, prima capiremo dove potremo arrivare. A prescindere dal girone a dodici, sedici o diciotto squadre, ci sono compagini molto attrezzate che conoscono la categoria da anni: Azzurra Due Carrare, VigoLimenese, Mestrino, Vigontina, Porto Viro, Villafranchese. Dovremo essere bravi a calarci in fretta nella nuova realtà».
Come ti senti dal punto di vista fisico?
«Partirò subito in gruppo e già dalla preparazione inizierò con la squadra. Sto già lavorando sodo, sia con il programma dato dal mister che in palestra. Se starò bene, il mio apporto non mancherà».