RENATO COMPARINI: «STIAMO VIVENDO UN SOGNO, SPERIAMO DI SVEGLIARCI CON LA CERTEZZA DI ESSERE RIUSCITI A REALIZZARLO»

La ripresa dell’attività agonistica è sempre più vicina e in casa Monselice è il vicepresidente Renato Comparini a prendere la parola per tracciare una disamina a 360 gradi del percorso fatto in questi mesi.
«Il più grande orgoglio è avere ancora tutte le strade aperte per il raggiungimento di un obiettivo a cui abbiamo davvero iniziato a credere solo a dicembre – sottolinea il dirigente biancorosso – Ad agosto eravamo partiti con l’intento di migliorare il piazzamento dello scorso anno e centrare i playoff, programmando il salto di categoria in un piano biennale o triennale. Le candidate a vincere il campionato a mani basse erano altre, non certo il Monselice. A metà stagione, come ogni altra società, ci siamo seduti a tavolino per fare alcune valutazioni: alla luce del primato in classifica abbiamo deciso, per dirla in gergo aziendale, di fare un “prelievo sul fondo riserva” e rafforzare ulteriormente la rosa, per vedere se era possibile raggiungere l’obiettivo già al primo colpo. La squadra, che prima di Cavarzere aveva solo due punti di vantaggio sulla Solesinese, ha risposto alla grande e ha ancora a disposizione entrambi i sentieri che conducono al traguardo. Se riusciremo ad arrivare in vetta, per una via o per l’altra, sarà la realizzazione di un sogno straordinario».
Il vicepresidente biancorosso si sofferma, poi, su un altro aspetto a cui è molto legato.
«Nel corso del campionato, i media e le tv locali hanno definito con il termine “big-match” solo tre partite: Rovigo-Monselice, Monselice-Solesinese e Arre Bagnoli Candiana-Monselice. In tal senso mi è piaciuta molto una dichiarazione dell’amico Davide Pizzo, mister del Rovigo, che ha rimarcato la nostra continuità di rendimento dicendo che “se in queste partite di cartello le avversarie cambiano mentre ad esserci sempre è solo il Monselice, significa che la società ha lavorato meglio di tutte le altre”. Ora, però, vietato abbassare la guardia: ci attende un rush finale in piena apnea, con undici possibili partite in due mesi tra campionato e coppa. Molti parlano di “double”, ma certe definizioni e certi proclami non fanno parte del nostro DNA. A memoria non ricordo squadre riuscite nell’impresa di vincere entrambe le competizioni: l’anno scorso lo Scardovari, pur dominando il campionato in modo clamoroso, ha perso la finale di coppa con l’Isola 1966 e lo stesso CastelbaldoMasi, che in Promozione aveva una corazzata incredibile, ha vinto campionato e titolo regionale ma è uscito dalla coppa addirittura nella fase a gironi. Per quanto ci riguarda, posso solo dire che stiamo vivendo un sogno e che speriamo di svegliarci con la certezza di essere riusciti a realizzarlo».
La prima finale da non fallire sarà proprio la trasferta di domenica a Lendinara.
«L’Union Vis viene da un filotto pazzesco e vanta un ruolino di marcia da primissimi posti. Nel girone di ritorno ha fatto più punti di noi e sarebbe seconda solo al Loreo. Servirà il miglior Monselice per tornare a casa con un risultato positivo».