ANNATA SUPER E RECORD DI GOL PER NICOLÒ GALATO: «MI SONO AFFEZIONATO IN MANIERA TOTALE A TUTTO CIÒ CHE SIGNIFICA MONSELICE»

Una delle note più liete della stagione biancorossa è rappresentata dall’alto rendimento del fantasista Nicolò Galato, classe 1991, che si è appena messo alle spalle l’annata più brillante e continua degli ultimi anni con tanto di record personale di reti (9) ad impreziosirne il percorso.
L’ultimo squillo è arrivato proprio domenica 15 maggio, con la prima doppietta in carriera al Comunale (quest’anno ne aveva fatta una anche all’andata, nella trasferta di Legnaro) che ha spianato la strada al 5-1 all’Azzurra Due Carrare.
«Siamo veramente contenti di aver terminato la stagione, la prima dopo due anni interrotti, con una bella vittoria davanti al nostro pubblicole parole di NicolòCe lo meritavamo noi e se lo meritavano tutte le persone che non hanno mai smesso di sostenerci, nemmeno quando le cose non andavano per il verso giusto. Logicamente c’è un po’ di rammarico per non essere riusciti a completare un’impresa che abbiamo solo sfiorato: tuttavia c’è anche la consapevolezza di aver fatto molto bene. Complimenti alla Piovese, che ha strameritato il titolo: noi abbiamo lottato fino alla fine e non è stato facile».
Come giudichi la tua stagione?
«Sono molto contento di com’è andata l’annata. Non ho avuto particolari problemi fisici e questo mi ha permesso di dare continuità: spero in parte di aver ripagato la fiducia della società, dei compagni e del mister (sebbene avesse scommesso che non avrei superato i 5 gol!), pur consapevole che potevo certamente dare qualcosa in più. In ogni caso porterò con me una stagione dalle mille emozioni, di amicizie nuove e rafforzate, di maturazione personale grazie a chi ha condiviso con me lo spogliatoio quest’anno e negli ultimi due, in cui a calcio purtroppo si è giocato poco».
Il trequartista biancorosso prosegue la sua disamina con altri pensieri speciali.
«Una menzione particolare la faccio per Matteo Deinite, che ha dovuto chiudere anticipatamente la stagione per un brutto infortunio: mi ha insegnato tantissimo, sia dentro che fuori dal campo. Un’altra è per “Frenci” Menesello, con cui ho maturato un rapporto molto profondo: gli auguro di tornare in campo prima possibile, perché è un giocatore e una persona unica. Il 2022 è un anno speciale anche per la sfida che mi attenderà a partire da agosto, insieme ad Ilaria e alla piccola Mia che stiamo aspettando a braccia aperte».
In chiusura di analisi, un pensiero al tuo rapporto con Monselice e i suoi tifosi.
«Credo ormai di aver esaurito le parole per descrivere ciò che sento. Mi sono affezionato in maniera totale a tutto ciò che significa Monselice: non posso che ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato in questo periodo, dallo staff alla società, passando ovviamente per i compagni e soprattutto i tifosi, con cui ho creato un profondo legame di riconoscenza per tutto quello che fanno per la squadra».