MATTIA NOTOLINI: «IL PROSSIMO ANNO SARÀ DURA. UNO STOP COSÌ LUNGO AVRÀ PROFONDE RIPERCUSSIONI»

L’annullamento del campionato decretato dal Covid ha impedito l’esordio stagionale di Mattia Notolini, guerriero del centrocampo del Monselice, che dopo aver trascinato la linea mediana biancorossa nella trionfale cavalcata in Prima Categoria ha dovuto fermarsi in Promozione per un problema al ginocchio.
Con l’articolo di oggi abbiamo raccolto i pensieri e le riflessioni del nostro gladiatore, classe 1992, che abbiamo coinvolto su tutti i temi di maggiore attualità.
«La Federazione ha voluto aspettare fino all’ultimo, ma la chiusura anticipata della stagione era abbastanza inevitabile. Mesi fa si vociferava di concludere il solo girone di andata: probabilmente sarebbe stata la scelta più giusta, tuttavia avresti comunque avuto un campionato falsato perché disputato a metà. Il dato oggettivo è che siamo fermi da tantissimo tempo: nel mio caso, per via dell’infortunio, non sono nemmeno riuscito ad esordire in Promozione. Il prossimo anno sarà dura, in quanto uno stop così lungo avrà profonde ripercussioni. Confido che la voglia di riprendere ci farà superare anche questo scoglio, ma resto dell’idea che ci attende un percorso piuttosto impervio, sia fisicamente che mentalmente».
Il Monselice è una delle poche società che in questi mesi ha continuato a fare attività, nel pieno rispetto dei rigidi protocolli anti-Covid.
«Ora che siamo tornati in zona arancione, ci troviamo una volta a settimana per un allenamento al campo: è un appuntamento importante, soprattutto per il gruppo, perché ci consente di restare uniti e di tenere viva una piccola ma preziosa valvola di sfogo. Resta da capire le intenzioni della Federazione in vista della ripresa: già quest’anno il livello si era parecchio abbassato, complice lo stop anticipato della stagione precedente».
Come procede il recupero dall’infortunio?
«Ora sto bene. Ho solo un po’ di fastidio, ma il fisioterapista mi ha detto che rientra nella norma e che dovrò semplicemente imparare a conviverci. Ho chiesto al nostro Max Gurian, che conosco da anni e con cui ho pure giocato insieme, di prepararmi una bella scheda personalizzata per tenermi in forma e presentarmi pronto alla sospirata ripresa».