INTERVENTO CHIRURGICO PER MATTEO DEINITE: OSTEOTOMIA CORRETTIVA AL GINOCCHIO DESTRO

In attesa delle sospirate notizie che continuano a non arrivare dai vertici federali, in casa Monselice c’è un giocatore che ha in ogni caso concluso la stagione: parliamo di Matteo Deinite, colonna del nostro centrocampo, che oggi si sottopone ad un intervento chirurgico di osteotomia correttiva al ginocchio destro all’ospedale di Negrar, zona Verona Nord.
Lo abbiamo coinvolto in un’ampia disamina sulle tematiche di maggiore attualità: in primis, ovviamente, sul destino a cui andrà incontro l’attuale stagione sportiva.
«L’intervista del mister di pochi giorni fa mi trova d’accordo su tutta la linea – afferma Matteo, classe 1983 – Fino a qualche settimana fa ero molto più propenso all’idea di tornare in campo, ma più passa il tempo più mi rendo conto che diventa complicato, soprattutto se non si adotta un protocollo come quello della serie D. Lì tanti giocatori vivono di calcio e un eventuale caso di positività non va ad inficiare aziende o posti di lavoro: per noi, invece, un ipotetico isolamento può creare problemi anche in ambito professionale. Per questo dico che riprendere in condizioni diverse dalla serie D non avrebbe alcun senso: e resto dell’idea che bisognerebbe stabilire dei verdetti, magari in quantità minore, sia in chiave promozione che retrocessione, perché altrimenti il campionato rischia di non essere attendibile. Fosse per me, allargherei ad esempio la fascia-playoff e quella playout proprio per mantenere vivi l’interesse e gli stimoli fino all’ultima giornata. In ogni caso, giunti a questo punto, credo che la soluzione migliore sia sospendere tutto definitivamente e pensare ad un inizio anticipato della nuova stagione, proprio come suggerito dal mister. Non dimentichiamoci che siamo fermi da quasi cinque mesi e che ripartire potrebbe creare molti problemi di natura muscolare: se si aggiunge il rischio di contagio, le squadre rischierebbero di arrivare contate quasi ogni domenica».
L’analisi di Matteo si concentra su alcune proposte concrete da mettere sul tavolo.
«L’idea di anticipare la ripresa con un nuovo format per la Coppa Veneto è interessante e percorribile. In caso contrario si potrebbe iniziare il nuovo campionato già nei mesi più caldi e pianificare il calendario in modo diverso, allungando la sosta invernale ed estendendola almeno ai mesi di dicembre e gennaio: in tal modo si andrebbe a preservare i campi e a prevenire l’esposizione ai contagi Covid o ad altre sindromi influenzali che in inverno si fanno sentire con più insistenza. Personalmente spero che alla scadenza dell’attuale DPCM si arrivi finalmente ad una decisione, in un senso o nell’altro: continuare a tergiversare è inutile, almeno le società potrebbero sentirsi libere di prendere una strada definitiva».
In chiusura di analisi, un pensiero sull’operazione di oggi.
«L’intervento consiste nell’inserimento di un cuneo osseo per ripristinare il carico corretto variandone l’asse. Mi aspettano trenta giorni con due stampelle e altri venti con una sola: dopo circa due mesi potrò tornare ad una vita “normale”, mentre per riprendere l’attività motoria servono circa 75 giorni. Con l’occasione faccio anche asportare una ciste dalla zona meniscale».