IL MERCATO BIANCOROSSO SI APRE CON UN COLPO A CENTROCAMPO: UFFICIALE L'ARRIVO DALL'ALBIGNASEGO DI MARCO DALLA VIA, EX ABANO E PIOVESE

In attesa di notizie ufficiali per quanto riguarda il valzer delle riconferme (i colloqui con i giocatori già in organico sono in fase di svolgimento), il Monselice piazza il primo colpo in entrata assicurandosi dall’Albignasego il centrocampista centrale Marco Dalla Via.
Nato il 20 aprile del 1990, il nuovo regista biancorosso è cresciuto nelle giovanili del Padova fino a completare la trafila nelle file dell’Abano, con cui ha disputato cinque stagioni in Eccellenza segnando pure un gol nel nostro stadio in occasione del derby di campionato 2011/2012 (risultato finale 1-1, gli allenatori erano Cristiano Masitto e Pippo Maniero).
Marco approda poi a Rovigo, sempre in Eccellenza, a cui seguono le esperienze con Solesinese (Promozione), Piovese (Eccellenza), Oppeano (Eccellenza), di nuovo Piovese (Eccellenza) e Mestre (Eccellenza con promozione in serie D ai playoff nazionali, eliminando gli aostani del Pont Donnaz e i laziali del Pomezia). Nell’ultimo biennio, come detto, ha militato in Eccellenza con l’Albignasego.
«Ho già sentito l’amico Matteo Deinite, con cui ho vissuto due anni fantastici a Piove di Sacco, e nell’incontro con Stefano Loverro abbiamo trovato l’accordo in meno di cinque minuti – rivela Marco – Monselice è una piazza unica, a cui è impossibile dire no. Nei dilettanti si contano sulle dita di una mano le società così gloriose e blasonate. Sono davvero molto felice: la voglia di ripartire è tanta, anche perché è praticamente da un anno e mezzo che non giochiamo, e farlo a Monselice sarà strepitoso».
Quali sono i ruoli che prediligi?
«Posso fare il vertice basso di un centrocampo a tre oppure il centrale in una linea a quattro. Non vedo l’ora di mettermi a disposizione del mister e dei nuovi compagni».
Come sarà il calcio dilettantistico post-Covid?
«Credo che il tunnel stia finalmente finendo e che si possa tornare ad una vita “normale” già in estate. La Federazione ha detto di voler allestire gironi a quattordici squadre: forse doveva farlo già lo scorso anno, e magari adesso tornare ai gruppi a diciotto, perché dopo uno stop così lungo ci saranno solo ventisei partite di campionato. In ogni caso ciò che conta è tornare in campo al più presto».