SFIDA DI VERTICE CON LA «BESTIA NERA» COLLI EUGANEI. LULI KUCOVA: «PER NOI OGNI DOMENICA SARÀ UNA GUERRA. SPECIALMENTE ADESSO, PERCHÉ SIAMO DAVANTI E TUTTI CI AFFRONTERANNO ALLA MORTE»

Quinta giornata di campionato per il Monselice di Luca Simonato, che domenica pomeriggio sarà di scena a Vò nella tana dei Colli Euganei (calcio d’inizio sempre alle 15.30).
Gara da bollino rosso per la capolista, alle prese con un’autentica «bestia nera»: le ultime quattro uscite con i biancazzurri, infatti, hanno portato in dote la miseria di due pareggi e altrettante sconfitte.
Ad inquadrare le sensazioni della vigilia è il terzino sinistro Luli Kucova, indomito guerriero del reparto arretrato monselicense.
«Non potevamo augurarci un avvio di stagione migliore – sostiene l’ex difensore di Maserà e Torre, classe 1982 – Finora la differenza l’ha fatta lo spirito di sacrificio che abbiamo messo in campo: le qualità dei singoli prima o poi emergono, ma è la voglia di combattere tutti insieme che ti fa ottenere certi risultati. Anche domenica scorsa siamo stati bravi ad andare in vantaggio e a stringere i denti fino in fondo, giocando pure con la difesa a cinque nei minuti finali. Questo è un gruppo davvero molto unito: l’ho trovato così sin dal primo giorno e i ragazzi hanno fatto del loro meglio per favorire il nostro inserimento. Noi nuovi siamo stati bravi ad adattarci alle regole e a condividerle subito, ascoltando il mister e tutto lo staff: non abbiamo un solo allenatore, perché qui ce ne sono quattro, e seguire le loro indicazioni è fondamentale. Personalmente sono felice di essere stato chiamato in causa e di poter dare il mio contributo: però dobbiamo continuare a lavorare, perché non abbiamo ancora fatto niente».
Che partita sarà quella di dopodomani?
«Un’altra battaglia. I Colli Euganei sono secondi, ci inseguono a tre punti e il loro campo è sempre stato negativo per il Monselice. Bisognerà lottare ancora di più, con la consapevolezza che siamo un grande gruppo e che abbiamo delle buone qualità. Per noi ogni domenica sarà una guerra: specialmente adesso, perché siamo davanti e tutti ci affronteranno alla morte. Questo è un gruppo sano, che ha mentalità: chiaramente dobbiamo ancora crescere, ma con il giusto spirito e con certi valori si può soltanto migliorare. Qui non si molla niente. Mai. Forza Monselice!».