MISTER SIMONATO: «FELICI DI ESSERE RIUSCITI, A MODO NOSTRO, A SALUTARE MATTEO». LOVERRO: «IL SUCCESSO DEL GRUPPO, GRANDE RIZZATO»

Mister Luca Simonato analizza con la consueta lucidità il prezioso 1-0 di ieri pomeriggio sul campo del Casalserugo Maserà, che ha permesso al Monselice di accorciare le distanze da Piovese e Limena e di non perdere la scia di Villafranchese e SaonaraVillatora.
«Sapevamo che quella di ieri sarebbe stata una partita molto complicatal’analisi dell’allenatore biancorossoNelle prime sette giornate, loro avevano subìto solo due gol. Serviva pazienza nell’attaccare, per non concedere qualche ripartenza di troppo che nel recente passato ci è stata spesso fatale. Di certo ci sono state delle gare in cui siamo stati più “belli” da vedere: ieri, tuttavia, contava fare i tre punti. Siamo felici di come sono andate le cose e di essere riusciti, a modo nostro, a salutare Matteo: un amico biancorosso per sempre. Non ci sono dubbi sul fatto che, al fischio finale, tutti noi gli abbiamo dedicato un pensiero. Ora testa a domenica, perché al Comunale arriverà il SaonaraVillatora: un’altra compagine in ottima salute, che per di più ci precede in classifica».
«Ieri era fondamentale vincere, per staccare il Casalserugo Maserà e restare aggrappati al gruppetto di testaaggiunge il direttore sportivo biancorosso Stefano LoverroÈ stato il successo del gruppo, perché se ci si allena bene in settimana poi si raccolgono i frutti alla domenica. La nostra forza, come sempre detto, sta nel collettivo: non solo negli undici titolari. Per fare un esempio cito Marco Rizzato: non giocava praticamente da due anni, era reduce da una tallonite che lo ha tormentato fino a pochi giorni fa. Si è curato, si è sempre allenato e ha costantemente dato l’anima senza mai tirarsi indietro: ieri ha avuto l’opportunità di giocare da titolare e l’ha colta alla grande, con una prestazione “alla Rizzato”, attenta e senza sbavature. Lo stesso vale per Vedovato, pure lui al rientro da un lungo infortunio, che ha saputo farsi trovare pronto e dare un contributo prezioso. Noi siamo questi, il Monselice è questo. Ora testa alla prossima».