MISTER SIMONATO: «SAPPIAMO BENISSIMO CHE IL CAMPIONATO NON SI VINCE A NATALE. CI SONO ALTRE QUINDICI FINALI DA GIOCARE E QUESTO GIRONE NASCONDE MILLE INSIDIE»

Mister Luca Simonato analizza con legittima soddisfazione il bilancio di metà stagione del suo Monselice, al comando solitario del girone D di Prima Categoria e ancora in corsa per il Trofeo Regione, dove il 29 gennaio affronterà il Carmenta nella sfida secca valida per i quarti di finale.
«Siamo ovviamente tutti molto contenti per il cammino fatto fino a qui – le parole dell’allenatore biancorosso – Al giro di boa ci troviamo in testa al campionato e con un quarto di finale di coppa tutto da vivere e da giocare. Risultati importanti, frutto del lavoro di tante persone: giocatori che hanno sposato la causa e la stanno portando avanti con serietà e impegno, una società che sta dimostrando un profondo legame con la squadra compiendo tutti gli sforzi possibili per mettere a disposizione del mio straordinario staff una rosa di primo livello, una città che di domenica in domenica si sente sempre più vicina. È chiaro che dobbiamo essere felici e orgogliosi, ma da parte mia è doveroso tenere i piedi ben saldi a terra e pensare già alla prima giornata di ritorno, che il 5 gennaio ci vedrà ospitare al Comunale lo scontro diretto con la Solesinese».
Che seconda parte di stagione ti aspetti?
«Siamo già stati campioni d’inverno in Prima Categoria e sappiamo benissimo che il campionato non si vince a Natale. Ci sono altre quindici finali da giocare e questo girone nasconde mille insidie. Ci sono molte squadre competitive, altre che non hanno finora raccolto ciò che le loro qualità rispecchierebbero. Gli obiettivi si possono considerare raggiunti solo quando lo dice la matematica. Ora è giusto che tutti passino un felice e sereno Natale: io sarò al campo venerdì 27 per aspettare la squadra e riprendere da dove abbiamo lasciato. Per molti questa stagione è iniziata il 12 agosto 2019: per me è iniziata il 16 agosto 2016 e vanta già 123 partite giocate, che valgono molto di più di soli quattro mesi di sacrifici. Tanti l’hanno capito, e li ringrazio profondamente per essere rimasti in sella anche nei momenti più difficili. Per quanto mi riguarda, non vedo l’ora di tornare in campo».