Il 2-0 esterno di ieri sull’Euganea Rovolon Cervarese ha permesso al Monselice di rialzare la testa dopo i due brutti tonfi consecutivi con Limena e Scardovari.
Tre punti pesanti per i biancorossi, specie perché ottenuti dopo aver giocato in inferiorità numerica quasi cinquanta minuti.
«È stata una gara dai due volti – il pensiero del direttore generale Mattia Mazzon – Nel primo tempo abbiamo fatto molto male: siamo stati lenti e sotto tono, pressoché indecifrabili, non riuscendo ad adattarci velocemente alle dimensioni del campo e restando pure in dieci per l’espulsione di Vedovato. Nella ripresa, come già accaduto altre volte, è scoccata la scintilla e siamo diventati “squadra” con l’atteggiamento giusto. I ragazzi hanno dato tutto e si è visto: l’ennesima conferma che se aumentiamo corsa e intensità possiamo davvero giocarcela con chiunque. Per certi versi siamo stati anche “sporchi”: sullo 0-1 loro hanno alzato la pressione e siamo stati bravi a liberare l’area senza badare troppo al sottile. Ora serve continuità, perché siamo sempre su un’altalena di alti e bassi: non possiamo più permetterci di regalare un tempo o un’espulsione, perché altrimenti si ripetono situazioni come Cavarzere o Scardovari».